Parodontite grave e variazioni volumetriche dei tessuti molli

La parodontite è una malattia che richiede grande attenzione da parte del clinico. Sia in fase diagnostica, sia nel corso della terapia che deve coinvolgere attivamente anche il paziente. Uno studio condotto presso la Facoltà di Odontoiatria dell'Università di Hong Kong si è concentrato sul trattamento non chirurgico. Gli autori della ricerca, che ha coinvolto anche il Prince Philip Dental Hospital della stessa città, sono andati alla scoperta di alcune correlazioni. Hanno così condotto uno studio pilota sull'associazione tra variazioni volumetriche dei tessuti molli e trattamento parodontale non chirurgico (NSPT). I risultati della ricerca, con tutti i dettagli, sono stati pubblicati sul Journal of Dentistry.

Il trattamento non chirurgico della parodontite

Attraverso questo approccio il clinico punta a risolvere l'infiammazione con una riduzione dell'edema tissutale. Nel caso pilota in oggetto, i ricercatori hanno coinvolto 28 pazienti con parodontite classificata allo stadio III. I soggetti sono stati dapprima sottoposti a un esame parodontale e poi a una scansione intraorale. Successivamente sono stati oggetto di NSPT con revisioni bisettimanali dell'igiene orale. La rivalutazione è stata condotta dopo 10-12 settimane, anche attraverso una scansione intraorale.

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I risultati del trattamento

Si sono concentrati sui cambiamenti volumetrici dei tessuti molli fino al livello della superficie del dente. Dopo NSPT, i ricercatori hanno osservato una riduzione volumetrica media di 153.45 mm ± 185.30 mm e di 124.06 mm ± 124.17 mm rispettivamente per l'arcata mascellare e mandibolare. I denti posteriori hanno avuto la più alta riduzione del volume dei tessuti molli

Il significato di questo studio pilota

Secondo i dati raccolti, i parametri parodontali clinici di base sono correlati alla riduzione volumetrica dei tessutoi molli. D'altro canto, ammettono gli autori dello studio, sarebbe necessario compiere ulteriori ricerche in questa direzione per avvalorare questi primi risutati. In ogni caso, la scansione intraorale sembra essere un valido metodo non invasivo per misurare i cambiamenti volumetrici dei tessuti molli dopo il trattamento parodontale. E per avere un ulteriore strumento per motivare il paziente, sebbene questo aspetto esuli dalla ricerca qui solo brevemente illustrata.

Parodontite grave e variazioni volumetriche dei tessuti molli - Ultima modifica: 2023-05-22T16:57:33+00:00 da Pierluigi Altea
Parodontite grave e variazioni volumetriche dei tessuti molli - Ultima modifica: 2023-05-22T16:57:33+00:00 da Pierluigi Altea