L'"ampiezza biologica" di un dente naturale, cioè la distanza tra solco gengivale e cresta alveolare che misura circa 2 mm, è un concetto cruciale anche per l'implantologia. Concetto che andrebbe però meglio considerato. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Laboratory of Oral Diseases & National Clinical Research Center for Oral Diseases del West China Hospital, Cina, ha approfondito la questione. La ricerca sembra essere un invito a dare più spazio a questo principio, restituendo il giusto peso alla biologia e al processo di guarigione di un impianto.

Gli studi presi in esame

Gli studi condotti negli anni sulla porzione biologica situata intorno all'impianto hanno esaminato diversi aspetti. Si sono innanzitutto concentrati sul concetto stesso di ampiezza biologica e sui processi di formazione e rimodellamento. Considerando anche le dimensioni, la struttura e le funzioni svolte da questa parte adiacente all'impianto. Per individuare tutti gli articoli correlati all'ampiezza biologica nel tessuto molle peri-implantare, i ricercatori hanno interrogato il database MEDLINE (National Library of Medicine), accessibile tramite PubMed, senza restrizioni di data. Dall'analisi degli studi presi in esame, i ricercatori hanno tratto diverse indicazioni, certamente note agli odontoiatri, ma forse non sempre applicate alla lettera.

Il ruolo, fondamentale, della guarigione

L'ampiezza biologica si sviluppa come una barriera protettiva tra il tessuto molle peri-implantare e la superficie dell'impianto stesso. Questo processo richiede tempo, in genere diverse settimane durante le quali la guarigione ossea e la stabilizzazione dei tessuti molli avvengono gradualmente. L'ampiezza biologica svolge un ruolo chiave nel proteggere l'impianto dalle aggressioni batteriche e nell'influenzare il rimodellamento dei tessuti molli e duri circostanti.

Conclusioni e considerazioni finali

L'importanza dell'ampiezza biologica intorno agli impianti dentali non può essere sottovalutata. Ignorare o non considerare questo aspetto durante la fase di pianificazione e trattamento dell'impianto può portare a complicazioni a lungo termine. Come l'infiammazione dei tessuti molli, la perdita ossea peri-implantare e il fallimento dell'impianto stesso. Pertanto, è essenziale comprendere appieno il concetto di ampiezza biologica e considerare attentamente i suoi aspetti durante tutte le fasi del trattamento implantare. Ma soprattutto, sembrano suggerire i ricercatori dalle pagine di Journal of Prosthodontic Research, dove è stato pubblicato lo studio, è doveroso applicare poi concretamente quel che si sa, sulla biologia e sul processo di guarigione di un impianto, nella bocca del paziente.

L'”ampiezza biologica” intorno all’impianto tenta di farsi spazio - Ultima modifica: 2024-07-23T12:48:24+00:00 da Pierluigi Altea
L'”ampiezza biologica” intorno all’impianto tenta di farsi spazio - Ultima modifica: 2024-07-23T12:48:24+00:00 da Pierluigi Altea