Dentista sentinella, Andi lancia un progetto contro la violenza di genere

Sabrina Santaniello, presidente Andi Roma e segretario Andi Nazionale

Un dentista sentinella al servizio delle donne che subiscono violenza. È la risposta degli odontoiatri italiani alla violenza di genere che in Italia nel 2016 è sfociata in 149 femminicidi, 123 nel 2017 e poco meno di cento nel 2018. Numeri in calo, secondo le stime – controverse, però, perché secondo alcuni sottostimerebbero il problema  – ma pur sempre solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che nel 2017 ha spinto oltre 49mila donne a rivolgersi ai Centri antiviolenza, quasi 30mila a iniziare un percorso per sfuggire alla violenza domestica.

La prevenzione sembra essere la miglior ricetta per aiutare le donne vittime di abusi e violenza. Purtroppo, però, non sempre le istituzioni riescono a intervenire con tempestività. Secondo Grevio, infatti (Group of Experts on Action against Violence against Women and Domestic Violence), l’Organismo del Consiglio d’Europa che monitora l’applicazione della Convenzione di Istanbul, l’Italia fa troppo poco per contrastare la violenza di genere.

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Per questa ragione serve il contributo di tutti, dei cittadini e delle associazioni di volontariato, ma non solo. Anche Andi, l’Associazione nazionale dentisti italiani ha messo in campo le proprie forze, grazie a un’idea di Sabrina Santaniello, presidente Andi Roma e segretario Andi Nazionale.

Un progetto di respiro nazionale

Il progetto “Odontoiatri sentinelle/Dentista sentinella © contro la violenza di genere” nasce nel 2015 nel corso del primo mandato di  Presidenza della sezione provinciale Andi Roma di Sabrina Santaniello, ancora adesso presidente Andi Roma e segretario Andi Nazionale. Lo scopo? Formare una rete territoriale di odontoiatri esperti nel riconoscimento precoce dei segnali di violenza o abusi su donne e minori.

“Anche noi dentisti, grazie al “rapporto fiduciario medico-paziente”, durante la nostra attività libero-professionale “, spiega Santaniello, “possiamo intercettare casi di prepotenze e maltrattamenti familiari, riscontrando già nelle lesioni della bocca e dei denti segnali di sopraffazioni, e agire per impedire che questi possano poi trasformarsi in situazioni ancora più difficile e spesso tragiche”.

Il progetto romano, fa sapere Santaniello, è stato proposto alla commissione nazionale politiche di genere e da questa segnalato all’attenzione dell’Esecutivo Nazionale Andi che lo ha sposato e fatto divenire un progetto di interesse nazionale. “Ne sono stata nominata Responsabile e le nostre prime attività “, dice Santaniello, “hanno già trovato apprezzamento e prodotto nuove e importanti sinergie che a breve verranno rese pubbliche da Andi”.

I segni da non sottovalutare

Gli atteggiamenti comportamentali di una persona sottoposta a vessazioni, fisiche o psicologiche, sono riconoscibili, purché si sappiano decifrare. “Il frequente e ripetuto riscontro di lesioni sul viso o nel cavo orale, quali ecchimosi, fratture dentali o ferite da trauma”, spiega Santaniello, “possono essere imputabili  a fenomeni di abuso o violenza. Tuttavia, il percorso relazionale con le persone vittime di questi comportamenti è complesso: a volte non è facile raccogliere le loro confidenze, né si è sempre certi di ricevere racconti veritieri. C’è bisogno di un approccio consapevole e informato e, sopratutto, di attivare una rete di protezione diretta o indiretta nei confronti di costoro. Un percorso che possa aiutare le persone in difficoltà, nel rispetto però della loro volontà e personalità”.

Per diventare dentista sentinella, l’odontoiatra, dice Santaniello, deve imparare a riconoscere per tempo le fragilità, i segnali e gli episodi a rischio sui propri pazienti. “Perché la vastissima distribuzione della rete di studi odontoiatrici sul territorio italiano e le migliaia di contatti che si verificano giornalmente con i pazienti”, spiega l’esponente di Andi, “consentono al dentista un monitoraggio privilegiato, in grado di attivare gli eventuali approfondimenti del caso”.

Come e dove formarsi per diventare “dentista sentinella”

Andi nazionale sta organizzando un corso di formazione a distanza (Fad) destinato a tutti gli odontoiatri desiderosi di indagare il tema degli abusi. “A questo”, preannuncia Santaniello, “si aggiungeranno successivamente approfondimenti ulteriori, tramite corsi residenziali erogati nelle sedi provinciali Andi e altre iniziative legate alla corretta informazione. Un piano che sarà attuato in stretta collaborazione con Fondazione Andi Onlus che da sempre si occupa di sensibilizzazione e prevenzione verso la cittadinanza”.

 

Dentista sentinella, Andi lancia un progetto contro la violenza di genere - Ultima modifica: 2019-02-11T18:00:52+00:00 da Pierluigi Altea